La costruzione del
Palchetto della musica di Piazza Castelnuovo, avvenuta nel 1873 ad opera di Salvatore
Valenti, si inquadra nel progetto di sistemazione urbanistica di fine Ottocento del piano
di S. Oliva e del teatro Politeama Garibaldi posto in «posizione di cerniera tra l'ultimo
pezzo della cittą disegnata e la cittą moderna».
L'architettura neoclassica della costruzione, la scelta dei
materiali (pietra di Billiemi, marmo di Carrara, legno pitch pine e ghisa), e la
tecnologia utilizzata, legano strettamente il tempietto del Valenti al suo tempo.
Dai plinti dell'alto basamento si levano colonne cilindriche
scanalate terminanti con dei capitelli corinzi, che sostengono una trabeazione con
architrave e fregio a bassorilievo.
Decorazioni in ghisa a forma di piccole palme ornano la parte
superiore dell'edificio, mentre ai disegni floreali intagliati sul controsoffitto in legno
a cassettoni fa riscontro il pavimento in marmo dai disegni geometrici regolari.
Inaugurato nel 1785, il Palchetto della Musica fu utilizzato
per circa cinquant'anni come sede di concerti per le bande.
Successivamente abbandonato, con la soppressione delle bande
municipali, la costruzione ha attraversato un lungo periodo di degrado, superato grazie
all'interessamento da parte dell'associazione "Salvare Palermo", che si č
occupata del suo restauro.